Vuoi aprire un ristorante o una pizzeria e diventare uno chef stellato o forse sogni di diventare un giorno un rinomato pizzaiolo? Se sei disoccupato e risiedi in Puglia, c’è un aiuto concreto da parte della tua Regione che può aiutarti davvero molto a realizzare concretamente i tuoi progetti di lavoro.
Forse ne avrai già sentito parlare, tanto è il successo che sta riscuotendo da qualche anno a questa parte. Parliamo dello strumento agevolativo N.I.D.I., acronimo di “Nuove iniziative di Impresa”.
Ecco alcuni consigli pratici da attuare prima di presentare la tua domanda.
Quello che devi fare è innanzitutto cercare di scrivere una lista di tutto ciò che occorre per realizzare il tuo progetto.
Partirai dunque dallo scrivere su di un foglio tutto ciò che ti serve ad esempio per allestire il tuo ristorante, dalle attrezzature di cucina, ai fornelli, dal frigo a quello che sarà l’allestimento dello spazio destinato ai tavoli dove accoglierai la tua clientela etc. Meglio ancora se, nel frattempo, hai dato una occhiata nella zona in cui intendi aprire a tutti quelli che sono i locali in affitto e che potrebbero fare al caso tuo per quanto riguarda la metratura, il canone di locazione, l’ubicazione e lo stato di conservazione degli stessi.
Definito tutto quello che ti occorre per quanto riguarda i beni strumentali, dovrai recarti presso due/tre fornitori di zona e valutare le loro proposte di vendita.
Dopo che avrai scelto il tuo/i tuoi fornitori, raccolto i preventivi e avrai individuato l’ubicazione di quella che sarà la sede della tua attività, dovrai chiedere al proprietario o all’agenzia immobiliare un certificato di visura catastale del locale.
Ti consiglio di non impegnarti subito economicamente firmando un contratto di locazione che potrebbe pesare non poco sulla buona riuscita del tuo progetto.
Naturalmente non tutti possono improvvisarsi ristoratore o pizzaiolo, per questo per poter accedere ai fondi, Puglia Sviluppo, braccio operativo della Regione Puglia, chiede alcuni pre-requisiti al futuro imprenditore o ad almeno un socio, in caso di società.
In particolare, è richiesto che sia in possesso in alternativa, di almeno uno dei due requisiti:
- Esperienze lavorative documentate di almeno sei mesi, presso strutture della ristorazione,
- Diploma di qualifica professionale di operatore della ristorazione (non è sufficiente la SAB).
Un’altra condizione posta è quella che il futuro imprenditore dimostri, quando sarà convocato da Puglia Sviluppo a presentare la sua idea, di possedere almeno la percentuale di Iva relativa al valore del suo progetto. Ad esempio, il 22% di Iva di un progetto di € 20.000 sarà € 4.400.
Se hai già raccolto i preventivi, individuato il locale e possiedi i requisiti richiesti sei già a buon punto. Quello che dovrai fare ora è iscriverti online al sito istituzionale della Regione nella sezione N.I.D.I. e iniziare a compilare la tua domanda che è costituita dalla redazione di un Business Plan e dalla compilazione di una serie di documenti.
Nel Business Plan dovrai raccontare quella che è la tua idea imprenditoriale, descrivere il tuo mercato di riferimento, elencare quelli che ritieni possano essere i tuoi concorrenti, quindi cercare di spiegare perché i clienti dovrebbero rivolgersi a te e non al ristorante dietro l’angolo. Dopodichè dovrai anche tradurre tutto questo in numeri e quindi in quelli che potrebbero essere i costi e ricavi del primo anno di gestione, calcolando quindi un ipotetico utile o perdita di esercizio al termine del primo esercizio di attività.
Dopo l’invio della domanda dovrai attendere alcuni mesi. Se il tuo progetto sarà stato accolto, sarai convocato personalmente a spiegare la sostenibilità economico-finanziaria del tuo progetto e, se tutto è ok, firmerai il contratto di finanziamento.
L’aiuto economico è, per progetti che valgono fino a € 50.000, del 50% a fondo perduto e al 50% sotto forma di mutuo agevolato a tasso zero, da restituire in 60 mesi.
E’ prevista poi una ulteriore agevolazione a fondo perduto per le spese di gestione, e quindi per le spese relative all’affitto, all’acquisto di materie prime, le utenze etc. ,fino ad un massimo di 10.000 euro, per i primi sei mesi di attività.
Per tutte le altre info ti rimando al sito della Regione Puglia – Sezione N.I.D.I.